Capitolo 4: Pioggia e Fragole
Pioveva ininterrottamente da due giorni e non dava segni di voler smettere presto. Due giorni prima era a fare il bagno nel laghetto e ora era sdraiato sul letto a guardare la pioggia battere contro la sua finestra.
Lili aveva promesso che sarebbe passata a portare una fetta della torta ai mirtilli che era avanzata. Sarebbe dovuta arrivare trenta minuti fa, ma come al solito era in ritardo.
Timmy aveva il naso congelato. Non era un amante del freddo e ogni volta che c’era brutto tempo diventava triste e gli si congelava la punta del naso.
Non poteva farci nulla. Qualsiasi cosa facesse e per quanti maglioni si infilasse addosso il naso restava gelato.
Si alzò dal letto, si avvolse nella coperta e si diresse giù dalle scale verso la cucina. Da che si ricordava dovevano essere avanzate delle fragole e con la panna fresca gli avrebbero tirato sicuramente su il morale.
Il pavimento della cucina era freddo sotto i suoi piedi, ma il caldo della coperta lo faceva sentire protetto e al sicuro. La pioggia continuava a battere sulla finestra della cucina da cui entrava una luce fioca che bastava a illuminare l’interno, ma si addiceva più alla sera che non al primo pomeriggio.
Timmy stava già gustandosi il sapore delle fragole ancora prima di aprire l’anta del frigorifero e trovarci dentro…assolutamente nulla. Eppure era sicuro di aver lasciato alcune fragole fresche la sera prima.
A cena lui e Yarla avevano mangiato fragole con panna per dolce e ne aveva lasciate una manciata apposta per il giorno dopo. Sembrava che le cose buone sparissero così da un momento all’altro senza che nessuno ne sapesse nulla.
Per fortuna almeno il tubetto della panna spray sembrava essere dove l’aveva lasciato. Una bella spruzzata di panna direttamente in bocca era quello che serviva. Sarebbe stata migliore con le fragole, ma almeno uno dei suoi desideri era soddisfatto.
Sempre avvolto dalla coperta si diresse in sala. Yarla era accovacciata in un lato del divano con un libro in mano e una tazza di tè fumante nell’altra. Il caminetto scoppiettava e dava un po’ di calore alla stanza in quel giorno di pioggia.
Timmy non era molto sicuro che Lili sarebbe riuscita ad arrivare da lui per portargli la fetta di torta di cui avevano parlato. Non che avesse paura i un semplice temporale, ma doveva prima convincere sua mamma a lasciarla uscire con quel tempo e la mamma di Lili aveva un carattere deciso tanto quanto quello della sua amica!
Si sedette dal lato opposto del divano rispetto a quello di sua mamma e subito i suoi occhi caddero sulla ciotola appoggiata sul tavolino di legno davanti al divano. L’inconfondibile condimento per le fragole restava ancora sul fondo della ciotola vuota e Yarla aveva tracce di panna sul labbro.
“Mamma! Come hai potuto fare una cosa simile? Al tuo figlio preferito oltre tutto!“ esclamò Timmy a gran voce.
Yarla fece un salto talmente alto che il tè nella tazza schizzò sulla coperta e bagnò le pagine del libro “Ma che razza di modi sono ragazzo? Stavo osservando il mare dalle spiagge bianche dei caraibi baciata dal sole al tramonto e un attimo dopo mi trovo un megafono nelle orecchie!”
“Mi comporto sempre bene” continuò Timmy “Un figlio esemplare da quando Gewin è partito. Sempre pronto ad aiutare e tu mi ripaghi con questo? Le mie fragole sono sparite e tu sei la colpevole!” Un sorrisetto spuntava all’angolo della bocca di Timmy, malgrado lui tentasse di contrastarlo.
Yarla lo guardò per un attimo con gli occhi spalancati e la bocca aperta, finché non scoppiò in una risata fragorosa. Malgrado i suoi sforzi Timmy non riuscì più a trattenersi e lasciò libera la risata che stava cercando di trattenere.
“Oh povero piccolo” rispose Yarla con le lacrime agli occhi “e io che pensavo che ormai fossi grandicello per fare i capricci. Ma per fortuna, la mamma pensa a tutto!”
Dal tavolino basso acconto al divano, nascosta dietro il bracciolo al quale era appoggiata, tirò fuori una ciotola piena zeppa di fragole rosse.
Timmy non poteva credere ai suoi occhi. Succulente fragole rosse che credeva di aver perso per sempre. Eccole lì, nella sua ciotola preferita e pronte per essere mangiate!
Proprio in quel momento la porta si spalancò ed entrò Lili, con i vestiti che gocciolavano acqua sul pavimento, una torta in mano e un grande sorriso stampato sul viso.
“Sono uscita dalla finestra della cucina quando mia mamma era distratta. Non preoccupatevi, ho lasciato un biglietto” esclamò mentre si faceva strada verso il camino “Ora, chi vuole una fetta di torta ai mirtilli?”
Timmy e Yarla la guardavano senza parlare mentre tentavano in tutti i modi di non ricominciare a ridere. Stavano quasi riuscendo a ritrovare le parole quando Yarla disse “Hey ma quelle sono fragole! Ne avevo proprio voglia. Non vi dispiace se ne mangio un pochino, vero?”
La stanza si riempì nuovamente di risate. Era questo che Timmy amava delle giornate di pioggia. Anche se si era obbligati a stare a casa accadeva sempre qualcosa che rendeva la giornata speciale.
Lili si sedette nello spazio vuoto tra Timmy e Yarla e i due amici divisero la ciotola di fragole. La torta di mirtilli ad aspettarli sul tavolino e il camino scoppiettante a tenerli al caldo.
Si, pensò Timmy, erano proprio le giornate come questa che gli riempivano il cuore e facevano sentire meno la mancanza di Gewin.